https://osservatoriolavoro-unipd.it/strutture-organizzative/musei/ 12/02/2025 20:40

Struttura organizzativa

La struttura organizzativa di un museo di medio/grandi dimensioni in Veneto si articola in cinque aree funzionali (figura 1), all’interno delle quali opera almeno un responsabile ed uno o più addetti. In particolare si tratta della Direzione, dell’Area Ricerca, Cura e Gestione delle Collezioni, dell’Area Servizi e Rapporti con il Pubblico, dell’Area Amministrazione e Comunicazione e dell’Area Strutture e Sicurezza.

Figura 1. Rappresentazione schematica della struttura organizzativa dei musei di medio/grandi dimensioni che operano in Veneto.

La Direzione è l’area in cui vengono svolte tutte le attività di gestione e coordinamento del museo, ovvero dove vengono prese le decisioni ultime sugli aspetti più rilevanti e di responsabilità.
L’Area Ricerca, Cura e Gestione delle Collezioni è quella in cui si svolgono le attività strettamente legate alla cura e alla valorizzazione delle collezioni del museo. È il cuore e l’essenza del museo: possiamo definirla una sorta di area “tecnica”, cioè specifica del settore oggetto di studio.
L’Area Servizi e Rapporti con il Pubblico è quella in cui si svolgono le principali attività di contatto con il pubblico, dall’accoglienza alle visite guidate e ai laboratori didattici; sono inclusi anche eventuali bookshop, coffee corner e ristoranti.
L’Area Amministrazione e Comunicazione è quella in cui si svolgono tutte le attività amministrative, contabili e finanziarie, compresa la gestione delle risorse umane, oltreché di promozione dei servizi e delle attività offerti dal museo e di relazioni pubbliche.
L’Area Strutture e Sicurezza è quella in cui si svolgono le attività relative alle strutture e agli impianti del museo, alla sicurezza dei beni e delle persone nonché alla manutenzione della rete informatica.

La Direzione, l’Area Amministrazione e Comunicazione, l’Area Strutture e Sicurezza e, almeno parzialmente, l’Area Servizi e Rapporti con il Pubblico sono aree funzionali comuni a qualsiasi altra azienda o ente appartenente a qualunque settore economico, quindi non di strutture organizzative tipiche dei musei.
L’Area Ricerca, Cura e Gestione delle Collezioni è, invece, quella che effettivamente caratterizza e distingue i musei rispetto a realtà che operano in altri settori. All’interno di questa è possibile trovare il “cuore pulsante” del museo ovvero il Reparto Collezioni ed il Reparto Servizi di Documentazione.

Il Reparto Collezioni è quello adibito alla conservazione, al restauro, all’esposizione delle collezioni e al prestito di opere, ovvero alla loro valorizzazione. Una collezione (dal latino colligĕre “raccogliere”) è una raccolta ordinata di oggetti della stessa specie che abbiano valore di per sé, per interesse storico, artistico o scientifico o per curiosità personale. In questo reparto vengono svolte tutte le attività strettamente legate alle opere possedute dal museo così come quelle di acquisizione e incremento delle collezioni.

Il Reparto Servizi di Documentazione è quello dedicato all’inventariazione, catalogazione e archiviazione delle opere. Comprende quindi gli archivi (strutture permanenti che raccolgono, inventariano e conservano documenti originali di interesse storico e ne assicurano la consultazione per finalità di studio e di ricerca) e, se presente, la biblioteca (struttura permanente che raccoglie, cataloga e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto, e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la lettura e lo studio).

Note

Il contesto veneto è caratterizzato, così come da piccole-medie imprese nell’economia, anche da realtà di piccole-medie dimensioni nei musei, ad eccezione di alcuni casi. In questi contesti è possibile trovare un numero contenuto di addetti che, però, svolgono le mansioni di più figure professionali: più piccolo è il museo, più vale il principio del “tutti fanno tutto”. Al contrario, in realtà di più grandi dimensioni, maggiore sarà la diversificazione dei profili lavorativi e più articolato sarà l’organigramma che comprenderà, quindi, ruoli definiti e specifici. In sostanza, la variabile che più di tutte incide sulla struttura organizzativa di una realtà lavorativa è la dimensione, ovvero il numero di addetti che vi operano all’interno.

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 26/2019 “Attività e professionalità nel comparto turistico veneto”