Introduzione
Molte nazioni, come gli organismi internazionali, si sono mossi negli ultimi anni per trovare gli strumenti più adeguati per coniugare progresso e salvaguardia dell’ambiente. Considerando che la domanda globale di energia è in continuo aumento, si pone il problema di far fronte ad una loro eventuale scarsità. Inoltre è ormai accertato che proprio le attività, che utilizzano combustibili fossili, generano quei gas inquinanti, i quali una volta immessi nell’atmosfera danneggiano l’ambiente.
Gli autoveicoli, gli impianti di riscaldamento, le centrali termoelettriche e le industrie sono i principali responsabili dell’aumento dell’effetto serra, la cui conseguenza più preoccupante è la possibilità che si verifichino cambiamenti globali di clima. Si prevede che la temperatura media della terra potrebbe aumentare da 2°C a 3,5°C entro il 2100. Ciò determinerebbe per alcune regioni la riduzione delle risorse idriche e l’aumento delle siccità, con conseguente rischio di desertificazione, mentre per altre significherebbe il fenomeno opposto, crescita delle piogge, degli uragani e delle inondazioni.
Le politiche e le misure che devono essere adottate per affrontare questa situazione sono: la promozione dell’efficienza energetica; lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e delle tecnologie innovative per la riduzione delle emissioni; la protezione ed estensione delle foreste per incrementare la capacità del pianeta di assorbire l’anidride carbonica; l’adozione di misure fiscali appropriate per disincentivare le emissioni di gas serra.
Uno degli strumenti disponibili è, dunque, l’uso più esteso delle fonti rinnovabili di energia, che sono in grado di garantire un impatto ambientale più contenuto di quello prodotto dalle fonti fossili. Le attuali tendenze mostrano i notevoli progressi registrati negli ultimi anni in questo settore infatti i costi stanno diminuendo rapidamente e molti fonti rinnovabili hanno ormai raggiunto la redditività economica.
Le fonti rinnovabili comprendono l’energia solare che investe il nostro pianeta e quelle che da essa derivano: eolica, idraulica, delle biomasse, delle onde e delle correnti marine. È inoltre considerata rinnovabile l’energia geotermica, presente in quantità più o meno rilevanti in molti sistemi profondi nella crosta terrestre. Quindi l’energia solare è la sorgente primaria da cui hanno origine quasi tutte le fonti energetiche, sia rinnovabili che convenzionali; solo la geotermica, la nucleare e la gravitazionale sono da questa indipendenti.
Tutte le aziende venete trattano più di una fonte di energia rinnovabile e/o tecnologia per l’efficienza energetica e negli ambiti trattati effettuano più tipologie di attività: istallazione, progettazione, consulenza, distribuzione/commercializzazione, produzione e formazione. La presenza di un numero significativo di aziende che si occupano della produzione piuttosto che dell’installazione o della commercializzazione comporta che le aziende operanti in questo settore risultino essere più grandi rispetto a quella che è la tendenza generale delle aziende venete.
Le aziende venete svolgono prevalentemente attività di progettazione, installazione e distribuzione di impianti chiavi in mano per aziende e privati. In questo contesto, oltre alle figure del Progettista, dell’Installatore e del Tecnico Assistenza Pre e Post-vendita, quelle del Product Manager e del Project Financing Manager risultano essere le due figura ritenute più strategiche dalle aziende che trattano le energie rinnovabili. Nell’area commerciale è stata individuata una nuova figura piuttosto interessante che viene utilizzata nelle piccole aziende: l’Addetto alle Offertazioni/Preventivazioni. Infine l’individuazione del Legale come figura chiave, evidenzia come il settore è fortemente condizionato da normative e scelte politiche non sempre chiare e che spesso non permettono una pianificazione delle attività. Più in generale, le aziende che operano in questo settore hanno evidenziato la reale necessità di figure tecniche e di personale in possesso di un titolo di studio universitario. Occorre però “sfruttare le risorse e le competenze già acquisite in altri settori manifatturieri (meccanica, automazione, elettrotecnica ed elettronica) per non lasciare campo alle sole importazioni di apparati e componenti industriali degli impianti a fonti rinnovabili”.