Introduzione
Il settore Metalmeccanico rappresenta per l’economia nazionale uno dei settori maggiormente trainanti, sia per il consistente numero di imprese attive, che per l’elevata quota di occupati. Questo settore infatti produce non solo beni di investimento, come macchinari e attrezzature, ma molti dei principali beni destinati al consumo di massa, come l’automobile e gli elettrodomestici.
Negli ultimi anni, anche il comparto della Metalmeccanica ha subito forti cambiamenti all’interno delle politiche aziendali, per far fronte ad esigenze di mercato sempre più competitive. Una tra queste è stata la terziarizzazione. Un altro fenomeno, non meno importante, è avvenuto con la globalizzazione del mercato mondiale ed il significativo aumento della competizione internazionale. Tra l’altro, ciò è testimoniato anche dalla notevole penetrazione nel mercato italiano di prodotti metalmeccanici provenienti dai paesi emergenti e particolarmente da quelli asiatici, che ha portato le aziende alla riorganizzazione delle proprie attività, introducendo politiche di delocalizzazione, ossia lo spostamento di parte della produzione, soprattutto quella standardizzata, in contesti geografici, dove il costo della manodopera e delle materie prime è tuttora più favorevole.
Il Veneto, con circa 19.000 unità locali e 200.000 addetti, rientra tra le prime quattro regioni italiane per numero di unità locali e addetti impiegati nel settore metalmeccanico. Si tratta di numeri importanti, infatti, rappresentano, rispettivamente, circa il 25% e il 30% dell’intero comparto manifatturiero regionale e, in particolare, per quanto riguarda gli addetti, circa il 10% di tutti quelli impiegati nei settori economici censiti dal Censimento dell’Industria e dei Sevizi.
Trattandosi di un settore manifatturiero, più della metà dell’organico delle aziende è costituito da Operai Generici e Specializzati, tutti impiegati nella Produzione. L’Area Tecnica è, invece, quella che distingue e caratterizza le imprese metalmeccaniche ed è quella a più alto contenuto innovativo e tecnologico; infatti, racchiude al proprio interno tutte le attività legate all’ideazione, impostazione e sviluppo di un qualsiasi mezzo di trasporto, elemento da costruzione, macchina, componente o prodotto in metallo. È per questo che tale area racchiude al proprio interno la percentuale più elevata di laureati ed è quella nella quale confluisce la metà dei laureati neo assunti, in particolare laureati in Ingegneria.
Le quattro principali figure professionali che operano in tale area funzionale sono, senza dubbio, il Responsabile dell’Area Tecnica, il Responsabile Ricerca e Sviluppo, il Progettista e il Disegnatore. Soprattutto la figura del Progettista, ma anche quella del Disegnatore (principalmente nelle grandi aziende) rappresentano le figure professionali d’accesso al mondo del lavoro per i laureati in Ingegneria (soprattutto Meccanica), attraverso le quali maturare l’esperienza necessaria, oltreché dimostrare le capacità, per crescere e, quindi, ricoprire ruoli di responsabilità, quali quello del Responsabile dell’Area Tecnica, del Responsabile Ricerca e Sviluppo, del Project Manager o altri più trasversali rispetto all’attività dell’azienda.
Nonostante più della metà dei laureati neo assunti sia rappresentata da laureati in Ingegneria, c’è anche una buona percentuale di laureati in Economia e Lingue, ma anche in altri corsi di laurea che si vanno ad inserire, principalmente, nell’Area Amministrativa e nell’Area Commerciale.
Nel complesso, un neo assunto su cinque è in possesso di un titolo di studio universitario, mentre le figure più ricercate sono quella dell’Operaio, vista la natura manifatturiera del settore, del Progettista e, più in generale, quelle tecniche o, comunque, altamente specializzate, molte delle quali vengono ricoperte da diplomati preferibilmente ad indirizzo tecnico industriale.
Lo sviluppo industriale e il mantenimento di livelli di competitività del settore metalmeccanico dipendono in larga misura dalla capacità delle imprese che vi operano di crescere e rinnovarsi perseguendo costantemente la politica dell’innovazione; infatti, le aziende metalmeccaniche venete stanno investendo nell’innovazione, nell’internazionalizzazione e nella formazione, tutti aspetti che sicuramente richiedono, e sempre più richiederanno, l’impiego di personale in possesso di un titolo di studio universitario.