Dove e come lavora
Il Supervisore si inserisce nell’Area Operativa in cooperative sociali (di tipo A) di qualsiasi dimensione che forniscono servizi socio-educativi, socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti a minori e adolescenti (e alle loro famiglie), a disabili (e alle loro famiglie) con limitazioni di autonomia sia fisiche che psichiche, a persone tossicodipendenti e alcoldipendenti e, più in generale, a persone affette da psicopatologie rilevanti e da problematiche psichiatriche nelle quali strutture opera, principalmente come libero professionista, sotto la direzione del Responsabile di Area e/o del Coordinatore di Servizio.
Cosa fa
Il Supervisore è quella figura professionale che si occupa della consulenza, del supporto e del sostegno psicologico, formativo e organizzativo di tutto il personale che lavora all’interno della cooperativa sociale. Il Supervisore, quindi, si occupa della supervisione dei lavoratori e dei casi.
In un ambiente di lavoro, ma più in generale in un settore, che comporta affrontare momenti difficili sia sul piano pratico sia su quello emotivo, la supervisione è un momento in cui si riflette su cosa si sta facendo, promuovendo una meta-riflessione sulle emozioni ed i vissuti legati al lavoro. È un momento che permette di condividere, tra colleghi, il percorso di aiuto. La supervisione non è una psicoterapia di gruppo, ma un percorso in cui si prende coscienza dei problemi presenti sia in ambito relazionale con l’utente, sia con l’organizzazione presso cui si è inseriti. La supervisione permette, quindi, di riflettere su come intervenire, promuovendo un certo grado di autonomia presso i lavoratori, per mantenere un adeguato livello motivazionale e prevenire fenomeni di burnout.
La supervisione può essere fatta per diversi motivi, tra cui per:
• parlare di casi;
• discutere situazioni problematiche, vissuti e blocchi che ostacolano lo svolgimento del lavoro professionale;
• intervenire in questioni organizzative di equipe;
• discutere di progetti individualizzati;
• formare su specifici progetti individualizzati;
• rendersi consapevoli dei propri vissuti emotivi.
Gli incontri avvengono, in generale, presso la struttura in cui operano i lavoratori. La supervisione viene offerta alle équipe di varie tipologie (Operatori Socio Sanitari, Educatori Professionali, Psicologi, Psicoterapeuti, ecc.) o ai singoli che ne fanno richiesta.
Note
La figura del Supervisore è generalmente ricoperta da uno Psicologo-Psicoterapeuta che abbia maturato esperienza nell’esercizio della professione. Si tratta, quindi, di uno Psicoterapeuta che, oltre ad esercitare la sua professione come libero professionista (anche presso enti pubblici e/o privati), grazie alla sua esperienza, effettua anche l’attività di supervisione per conto di terzi (lo stesso Supervisore si rivolge ad altri Supervisori per la sua supervisione). Per ulteriori informazioni su tale figura professionale rimandiamo a quanto già descritto per la figura dello Psicoterapeuta.
Per approfondire
Quaderno PHAROS n. 22/2015 “Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete”