Dove e come lavora
Il Responsabile Ricerca e Sviluppo si inserisce nell’Area Tecnica o Ufficio Tecnico e, in particolate, nell’Ufficio Ricerca e Sviluppo, di cui è il responsabile, in aziende elettromeccaniche ed elettroniche medio/grandi; opera, comunque, a stretto contatto con il Responsabile dell’Area Tecnica, con i Progettisti, con il Responsabile della Produzione e con il Responsabile del Controllo Qualità.
Cosa fa
Il Responsabile Ricerca e Sviluppo studia e propone soluzioni tecniche e sistemi operativi nuovi e migliori per avere un prodotto ottimale a costi inferiori. Si occupa, quindi, della valutazione di fattibilità tecnologica di un prodotto o di un processo produttivo, suggerendo informazioni e riferimenti finalizzati al loro miglioramento. Il suo lavoro consiste nell’individuare metodi e tecniche, anche appoggiandosi a laboratori o consulenti esterni, che consentano di migliorare i nuovi prodotti (prototipi) e, più in generale, tutti i prodotti realizzati dall’azienda, comprese le opzioni organizzative per gestire gli impianti. Nel suo operato confronta e collega le esigenze economico-industriali della produzione alle richieste indicate nel progetto (disegno tecnico proveniente dall’Area Tecnica) sviluppando studi di fattibilità tecnologica, di nuovi materiali e tecnologie e di alternative produttive, anche definendo la scelta dei macchinari e delle attrezzature da impiegare in produzione.
Formazione
Questa figura è solitamente ricoperta da un laureato in Ingegneria Elettronica, delle Telecomunicazioni, Informatica, Meccanica, Elettrica o Meccatronica.
Competenze tecniche
Il Responsabile Ricerca e Sviluppo deve possedere ottime conoscenze di elettronica, di elettromeccanica e di meccanica, degli aspetti tecnici e applicativi della fisica e della chimica, di sistemi di calcolo e misura, oltreché ottime conoscenze in materia di progettazione (impostazione e realizzazione) e di disegno tecnico. Deve, inoltre, conoscere le specifiche normative nazionali ed internazionali (se l’azienda lavora con l’estero) che definiscono gli standard tecnici, qualitativi e di sicurezza che i prodotti commercializzati dall’azienda devono rispettare, oltreché le procedure relative al controllo del sistema qualità interno all’azienda (se l’azienda è certificata) e le norme di sicurezza e di prevenzione sul lavoro. Deve, infine, conoscere il funzionamento delle macchine utensili e a controllo numerico computerizzato, utilizzate per la produzione dei manufatti, nonché delle relative procedure di analisi dei tempi e metodi di lavorazione. Più in generale, deve essere in grado di gestire tutto lo sviluppo del prodotto, partendo dall’acquisto delle materie prime fino alla sua industrializzazione.
Competenze digitali e linguistiche
Per tale figura, soprattutto se opera in ambito elettronico, sono richieste competenze digitali da utilizzatore esperto/programmatore, oltreché la conoscenza della lingua inglese.
Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità
Completano e caratterizzano tale figura l’attitudine ad organizzare il proprio lavoro, al problem solving, al lavoro di gruppo, oltreché a scrivere relazioni (tecniche e di fattibilità) e a presentare le proprie idee in pubblico. Deve, infine, essere una persona molto precisa, con una mentalità analitica ma comunque mentalmente flessibile.