https://osservatoriolavoro-unipd.it/figure-professionali/responsabile-di-reparto-produttivo/ 01/06/2025 07:13

Dove e come lavora

Nelle aziende chimiche più strutturate, all’interno dell’Area Produzione, al di sotto del Responsabile della Produzione è possibile identificare più figure responsabili di specifici reparti produttivi che, secondo i casi, possono essere una linea di prodotto (Capo Linea di Prodotto), un reparto (Caporeparto) o uno stabilimento (Capofabbrica).

Cosa fa

Il Responsabile di Reparto Produttivo ha la responsabilità delle lavorazioni che avvengono nello specifico settore organizzativo e della realizzazione degli ordini di produzione. Le responsabilità riguardano, in genere, l’organizzazione temporale delle attività, il coordinamento delle squadre di produzione e la sicurezza dei lavoratori. Interviene, inoltre, in caso di arresto della linea di produzione o di cattiva qualità dei prodotti/semilavorati, verifica e coordina il controllo e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle macchine, attrezzature e impianti. Spesso partecipa attivamente alla trasformazione del prodotto.

Formazione

Questa figura è solitamente ricoperta da un diplomato presso un Istituto Tecnico o Professionale con indirizzo chimico o industriale (in questo caso, generalmente, si tratta di un operaio con esperienza), ma può essere ricoperta anche, soprattutto nelle aziende più grandi e strutturate, da un laureato in Ingegneria, in particolare Ingegneria Chimica e dei Materiali, o da un laureato in Chimica/Chimica Industriale.

Competenze tecniche

Il Responsabile di Reparto Produttivo deve possedere ottime conoscenze delle materie prime e dei processi produttivi (specifici del reparto di cui è responsabile) necessari alla loro trasformazione, quindi, dei prodotti commercializzati dall’azienda e di programmazione della produzione. Deve, inoltre, conoscere l’architettura e il funzionamento degli impianti produttivi, oltreché le normative relative alla sicurezza sul luogo di lavoro, le specifiche normative nazionali ed internazionali (se l’azienda lavora con l’estero) che definiscono gli standard tecnici, qualitativi e di sicurezza che i prodotti commercializzati dall’azienda devono rispettare e quelle relative alla gestione del sistema qualità aziendale (se l’azienda è certificata). Deve, infine, possedere conoscenze di base di chimica e, in particolare, a seconda dell’ambito in cui opera l’azienda, di chimica analitica, chimica fisica, chimica organica e inorganica, chimica di sintesi e della formulazione applicate al settore a cui sono destinati i prodotti realizzati dell’azienda (agricoltura, edilizia, abbigliamento, farmaceutica, ecc.).

Competenze digitali e linguistiche

Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico/esperto, dovendo gestire gli impianti produttivi, mentre non è sempre richiesta la conoscenza dell’inglese.

Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità

Completano e caratterizzano tale figura l’attitudine ad organizzare il proprio lavoro e quello di altri, al problem solving e al lavoro di gruppo. Deve, infine, essere una persona molto precisa, mentalmente flessibile e, se necessario, disponibile a lavorare fuori orario.

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 23/2016 “Attività e professionalità nel settore chimico veneto”