https://osservatoriolavoro-unipd.it/figure-professionali/responsabile-del-laboratorio/ 01/06/2025 07:18

Dove e come lavora

Il Responsabile o Direttore del Laboratorio si inserisce nel Laboratorio di aziende chimiche di qualsiasi dimensione all’interno del quale opera a diretto contatto con la Direzione Aziendale.

Cosa fa

Il Responsabile del Laboratorio indirizza, organizza, programma, coordina e supervisiona tutte le attività che vengono svolte all’interno del Laboratorio (Ricerca e Sviluppo e Controllo Qualità). Da un lato, quindi, indirizza, programma e supervisiona l’attività di ricerca e sviluppo finalizzata all’ideazione di nuovi prodotti, al miglioramento, da un punto di vista qualitativo, di impatto ambientale e di riduzione dei costi, dei prodotti già commercializzati dall’azienda, oltreché le attività legate all’ottimizzazione dei processi produttivi; da un altro lato indirizza, programma e supervisiona le verifiche, le analisi, i test e le procedure specifiche per valutare la qualità delle materie prime in ingresso e dei prodotti finiti in uscita. E’, quindi, la figura professionale che cura la supervisione scientifica e il monitoraggio delle diverse attività svolte all’interno del Laboratorio definendo i programmi, fornendo le indicazioni principali, assicurando la qualità dei risultati, verificando che le attività del Laboratorio siano in sintonia con l’impostazione aziendale, apportando le eventuali modifiche, verificando l’andamento dei prodotti dopo la distribuzione commerciale, disponendo, in caso di problemi, il ritiro e le necessarie analisi, ma anche garantendo l’aggiornamento degli strumenti tecnologici necessari per il raggiungimento degli obiettivi. Si occupa, inoltre, della supervisione e dell’approvazione delle relazioni sui risultati della ricerca e delle analisi per il controllo qualità e, in particolare, ha l’ultima parola per quanto concerne i certificati di analisi, le schede tecniche, le schede di sicurezza e, più in generale, tutta la documentazione tecnica che accompagna i prodotti commercializzati dall’azienda.
Il Responsabile del Laboratorio intrattiene relazioni con tutti i reparti dell’azienda: con la Direzione Aziendale, con l’Amministrazione, con l’Area Commerciale, con l’Ufficio Marketing e Comunicazione, con l’Ufficio Acquisti, con la Produzione e con l’Ufficio Tecnico. Si relaziona, inoltre, con clienti e fornitori per la risoluzione delle problematiche tecniche più complesse. Segue, infine, i rapporti con Enti e Autorità di verifica e di controllo, oltreché i rapporti con università e centri di ricerca nazionali ed internazionali.

Formazione

Questa figura è solitamente ricoperta da un laureato in Chimica, in Chimica Industriale o da un laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF) o in Farmacia se opera presso aziende farmaceutiche. In alcuni casi tale figura può essere ricoperta anche da un laureato in Ingegneria Chimica, in Biologia o in Scienze dei Materiali, ma anche, soprattutto nelle realtà più piccole, da un diplomato presso un Istituto Tecnico o Professionale con indirizzo chimico o industriale.

Competenze tecniche

Di base, il Responsabile del Laboratorio deve possedere ottime conoscenze di chimica e, in particolare, a seconda dell’ambito in cui opera l’azienda, di chimica analitica, chimica fisica, chimica organica e inorganica, chimica di sintesi e della formulazione applicate ai settori a cui sono destinati i prodotti realizzati dell’azienda (agricoltura, edilizia, abbigliamento, farmaceutica, ecc.). Nel caso in cui operi presso aziende farmaceutiche deve possedere anche ottime conoscenze di medicina, chimica e tecnologie farmaceutiche, veterinaria, scienze biologiche o farmaceutiche, a seconda della tipologia di prodotti commercializzati dall’azienda. Deve, inoltre, possedere ottime conoscenze delle teorie, dei metodi e delle tecniche per quanto riguarda la conduzione della ricerca in ambito chimico/chimico farmaceutico, l’analisi e il controllo di processi chimici, il campionamento, la conduzione di analisi e test di laboratorio, oltreché conoscenze rispetto al funzionamento e alle modalità di impiego delle apparecchiature e strumentazioni del Laboratorio, ma anche dei macchinari utilizzati in produzione. Deve, quindi, essere in grado di effettuare analisi ed elaborazioni statistica dei dati, oltreché di leggere, valutare e interpretare i risultati dell’attività di analisi e ricerca. Deve, infine, conoscere le specifiche normative nazionali ed internazionali (se l’azienda lavora con l’estero) che definiscono gli standard tecnici, qualitativi e di sicurezza che i prodotti commercializzati dall’azienda devono rispettare, la normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, la normativa ambientale regionale, nazionale e comunitaria sulla gestione dei rifiuti e degli scarichi civili e produttivi, oltreché le procedure relative al controllo del sistema qualità interno all’azienda (se l’azienda è certificata).

Competenze digitali e linguistiche

Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore esperto, dovendo utilizzare specifici strumenti di misura, test di laboratorio e software per l’analisi dei dati, oltreché la conoscenza della lingua inglese, soprattutto se l’azienda lavora con l’estero e, comunque, avendo a che fare con documentazioni tecniche scritte e da scrivere in inglese.

Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità

Completano e caratterizzano tale figura l’attitudine ad organizzare il proprio lavoro e quello di altri, al problem solving, alla relazione con clienti e fornitori, al lavoro di gruppo, oltreché a scrivere relazioni. Deve, inoltre, essere una persona molto precisa, con una mentalità analitica, ma comunque flessibile mentalmente; infine, in alcuni casi deve essere disponibile a lavorare fuori orario e a viaggiare.

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 23/2016 “Attività e professionalità nel settore chimico veneto”