Dove e come lavora
Il Responsabile del Controllo Qualità si inserisce nel Laboratorio e, nello specifico, nel Laboratorio Controllo Qualità di aziende chimiche di qualsiasi dimensione all’interno del quale opera sotto le direttive e la supervisione del Responsabile del Laboratorio, tuttavia nelle aziende più piccole gli stessi compiti possono essere svolti dal Responsabile del Laboratorio Ricerca e Sviluppo o direttamente dal Responsabile del Laboratorio.
Cosa fa
Il Responsabile del Controllo Qualità organizza, coordina e programma verifiche, analisi e procedure specifiche per valutare la qualità delle materie prime in ingresso e dei prodotti finiti in uscita; verifica, dunque, se questi rispondono a quanto stabilito dalle specifiche normative del settore e dai manuali per la qualità dei prodotti e dei processi produttivi interni all’azienda, oltreché le caratteristiche tecniche richieste dal mercato. È, quindi, la figura professionale che segue i manuali per la qualità dei prodotti e dei processi produttivi, sviluppa piani di miglioramento aziendale, segue e coordina le attività svolte nel Laboratorio Controllo Qualità, controlla i fornitori e le fasi del processo di produzione, i materiali acquistati, firma l’approvazione per la vendita e verifica l’andamento dei prodotti dopo la distribuzione commerciale, prevedendo, in caso di problemi, il ritiro e le necessarie analisi. In alcuni casi può effettuare in prima persona i controlli e i test, le analisi e le verifiche.
Il Responsabile del Controllo Qualità si relaziona con l’Area Commerciale e, spesso, direttamente con i clienti per la gestione di eventuali reclami, con l’Ufficio Acquisti e, spesso, direttamente con i fornitori per la gestione di eventuali problematiche legate alle materie prime e con l’Area Produzione e l’Ufficio Tecnico per il monitoraggio degli standard di qualità durante tutte le fasi del processo di produzione e per la gestione di eventuali problematiche. Inoltre, in alcuni casi si relaziona anche con laboratori esterni.
Formazione
Questa figura è solitamente ricoperta da un laureato in Chimica, in Chimica Industriale o da un laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF) o in Farmacia se opera presso aziende farmaceutiche. In alcuni casi tale figura può essere ricoperta anche da un laureato in Ingegneria Chimica, in Biologia o in Scienze dei Materiali, ma anche, soprattutto nelle realtà più piccole, da un diplomato presso un Istituto Tecnico o Professionale con indirizzo chimico o industriale.
Competenze tecniche
Di base, il Responsabile del Controllo Qualità deve possedere buone conoscenze di chimica e, in particolare, a seconda dell’ambito in cui opera l’azienda, di chimica analitica, chimica fisica, chimica organica e inorganica, chimica di sintesi e della formulazione applicate ai settori a cui sono destinati i prodotti realizzati dell’azienda (agricoltura, edilizia, abbigliamento, farmaceutica, ecc.). Nel caso in cui operi presso aziende farmaceutiche deve possedere anche buone conoscenze di medicina, chimica e tecnologie farmaceutiche, veterinaria, scienze biologiche o farmaceutiche, a seconda della tipologia di prodotti commercializzati dall’azienda. Deve, inoltre, possedere ottime conoscenze delle teorie, dei metodi e delle tecniche di campionamento, di analisi e test di laboratorio e, chiaramente, deve sapere utilizzare gli strumenti/macchinari tipici dei laboratori di analisi, oltreché essere in grado di leggere, valutare e interpretare i risultati dell’attività di analisi e test. Deve, infine, conoscere le specifiche normative nazionali ed internazionali (se l’azienda lavora con l’estero) che definiscono gli standard tecnici, qualitativi e di sicurezza che i prodotti commercializzati dall’azienda devono rispettare, la normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, la normativa ambientale regionale, nazionale e comunitaria sulla gestione dei rifiuti e degli scarichi civili e produttivi, oltreché le procedure relative al controllo del sistema qualità interno all’azienda (se l’azienda è certificata).
Competenze digitali e linguistiche
Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico, oltreché la conoscenza della lingua inglese, soprattutto se l’azienda lavora con l’estero e, comunque, avendo a che fare con documentazioni tecniche scritte e da scrivere in inglese.
Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità
Completano e caratterizzano tale figura l’attitudine ad organizzare il proprio lavoro e quello di altri, al problem solving, al lavoro di gruppo, oltreché a scrivere relazioni. Deve, inoltre, essere una persona molto precisa, con una mentalità analitica e, in alcuni casi, disponibile a lavorare fuori orario e a viaggiare.
Per approfondire
Quaderno PHAROS n. 23/2016 “Attività e professionalità nel settore chimico veneto”