Dove e come lavora
Lo Psicologo si inserisce nell’Area Operativa in cooperative sociali (di tipo A) di qualsiasi dimensione che forniscono servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti ad adolescenti (e alle loro famiglie) in situazione di disagio psico-sociale e con disturbi di comportamento, a disabili (e alle loro famiglie) con limitazioni di autonomia sia fisiche che psichiche, a persone tossicodipendenti e alcoldipendenti ed a persone anziane principalmente non autosufficienti nelle quali strutture opera, sia come dipendente che come libero professionista, sotto la direzione del Responsabile di Area e/o del Coordinatore di Servizio.
Cosa fa
Lo Psicologo si occupa della prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e promozione della salute mentale; compie, quindi, interventi finalizzati alla prevenzione del disagio, alla promozione della salute psicologica e al sostegno psicologico in momenti/situazioni di difficoltà o di forte stress. Lo Psicologo è, quindi, la figura professionale deputata alla valutazione e alla diagnosi attraverso l’utilizzo di strumenti specifici quali i colloqui di inquadramento diagnostico, la somministrazione di test e l’osservazione. Accanto a questa attività lo Psicologo effettua percorsi di sostegno psicologico volti a migliorare la qualità di vita degli utenti o a superare momenti/situazioni particolarmente difficili.
Collabora, quindi, con altre figure quali l’Educatore Professionale, lo Psicoterapeuta, lo Psichiatra, l’Assistente Sociale, ecc. (in base all’ambito di attività in cui opera la cooperativa) allo sviluppo degli specifici progetti personalizzati e interviene, con precise responsabilità, nell’attuazione degli stessi.
Lo Psicologo non può né somministrare farmaci né intervenire con una psicoterapia (percorsi psicoterapeutici individuali o di gruppo).
In particolare, lo Psicologo:
• collabora allo sviluppo dei progetti individualizzati;
• attiva interventi di sostegno psicologico individuali (non interventi terapeutici);
• valuta gli aspetti cognitivi, comportamentali ed emotivi degli utenti;
• programma e svolge incontri/colloqui individuali e/o di gruppo sia in caso di interventi specifici sia di routine redigendo i relativi verbali;
• programma e svolge periodicamente le verifiche con gli enti invianti o di riferimento dell’utente;
• somministra e valuta test psicologici;
• produce la reportistica relativa all’avanzamento dei progetti individualizzati;
• aggiorna, per la parte di sua competenza (aspetti psicologici), le cartelle degli utenti;
• partecipa agli incontri con i famigliari e con le istituzioni per le comunicazioni di carattere operativo;
• partecipa agli incontri di formazione e di supervisione periodica;
• partecipa alle riunioni d’equipe (sia interne alla struttura in cui opera sia dei Servizi invianti).
Formazione
Per ricoprire la figura dello Psicologo è necessario possedere una laurea magistrale in Psicologia, aver svolto un tirocinio della durata di un anno e, quindi, aver superato l’Esame di Stato che consente l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi (Albo sezione A). È, comunque, molto importante che tale figura si tenga costantemente aggiornata frequentando specifici corsi e seminari.
Competenze tecniche
Le principali competenze tecnico-specialistiche richieste sono:
• conoscenza delle principali tipologie di utenti e delle problematiche connesse;
• conoscenza dei fondamenti neurobiologici dell’attività mentale;
• conoscenza dei principi generali della psicologia:
• conoscenza di psicologia dello sviluppo e dell’età evolutiva;
• conoscenza di psicologia sociale e dinamica;
• conoscenza delle teorie e tecniche educative;
• conoscenza di nozioni di pedagogia, sociologia, antropologia e medicina;
• conoscenza delle metodologie di valutazione di interventi in area socio-sanitaria;
• conoscenza in materia di ideazione e sviluppo di progetti individualizzati specifici dell’ambito in cui opera la cooperativa sociale;
• conoscenza della rete territoriale dei servizi sociali e socio-sanitari, oltreché delle normative per il funzionamento delle stesse;
• conoscenza delle tecniche e delle metodologie di rilevazione delle informazioni (test, questionari, colloqui, griglie, ecc.);
• conoscenza delle norme sulla tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e sulla tutela della privacy.
Competenze digitali e linguistiche
Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico, oltreché la conoscenza della lingua inglese, non tanto per lo svolgimento delle attività quotidiane, quanto per il suo aggiornamento che, spesso, si basa su corsi, seminari e letture in lingua inglese.
Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità
Al di là delle competenze tecnico-specialistiche sopra elencate per tale figura è fondamentale l’attitudine:
• a redigere progetti, rapporti e relazioni;
• alla gestione delle relazioni;
• all’ascolto, all’osservazione e alla comunicazione;
• alla negoziazione;
• al lavoro di gruppo e alla cooperazione;
• ad organizzare il proprio lavoro.
Deve, infine, essere una persona mentalmente flessibile, paziente, in grado di autocontrollarsi e in grado di gestire situazioni complesse (d’urgenza, di conflitto, di aggressività, ecc.) e, in alcuni casi, stressanti.
Note
È importante specificare che, a seconda dello specifico corso di laurea magistrale frequentato, lo Psicologo può acquisire specifiche denominazioni quali quella di Neuropsicologo (laurea magistrale in Neuroscienze e Riabilitazione Neuropsicologica) o di Psicologo Clinico (laurea magistrale in Psicologia Clinica) o ancora di Psicologo di Comunità (laurea magistrale in Psicologia di Comunità) che, essenzialmente, definiscono il loro specifico ambito di intervento e, quindi, le tipologie di pazienti, di disagi e di strutture in cui la loro formazione è più spendibile e, quindi, richiesta/ricercata.
Inoltre, lo Psicologo, una volta conseguita la laurea magistrale, può frequentare varie tipologie di master di secondo livello o di corsi post laurea che gli permettono di acquisire un’ulteriore specializzazione e, quindi, una specifica denominazione. In particolare, riportiamo la figura dello Psicologo esperto dei disturbi dell’apprendimento (master di secondo livello in Psicologia dell’Apprendimento o altri master e corsi specifici) che è lo psicologo specializzato nel lavoro con minori con disturbi dell’apprendimento, e lo Psicologo Gerontologico (master di secondo livello in Psicologia dell’Invecchiamento o altri master e corsi specifici) che è lo psicologo specializzato nel lavoro con le persone anziane.
Infine è importante specificare che la laurea triennale in Psicologia, l’aver svolto un tirocinio di almeno sei mesi e il superamento dell’Esame di Stato, che consente l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi (Albo sezione B), dà accesso alla figura del Dottore in Tecniche Psicologiche o Psicologo Junior che, tuttavia, non è una figura professionale rilevata presso le cooperative sociali e, comunque, può operare esclusivamente sotto la supervisione di uno Psicologo (iscritto all’Albo sezione A).
Per approfondire
Quaderno PHAROS n. 22/2015 “Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete”