https://osservatoriolavoro-unipd.it/figure-professionali/psichiatra/ 03/09/2025 20:37

Dove e come lavora

Lo Psichiatra o Medico Psichiatra si inserisce nell’Area Operativa in cooperative sociali (di tipo A) di qualsiasi dimensione che forniscono servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti a persone affette da psicopatologie rilevanti e da problematiche psichiatriche nelle quali strutture opera, sia come dipendente che come libero professionista, sotto la direzione del Responsabile di Area e/o del Coordinatore di Servizio.

Cosa fa

Lo Psichiatra è un medico che si occupa della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi mentali attraverso prescrizioni farmacologiche specifiche per i diversi disturbi, dopo averli correttamente identificati attraverso l’osservazione e l’analisi dei sintomi. Lo Psichiatra, quindi, è maggiormente orientato a considerare il disturbo mentale come derivante da un malfunzionamento e/o uno sbilanciamento a livello biochimico del sistema nervoso centrale; per questo motivo, è tendenzialmente meno interessato alla storia personale del paziente e ai fenomeni propriamente psicologici ed esistenziali, il che comporta un contatto con il paziente meno assiduo. È per questo motivo che molto spesso lo Psichiatra lavora in sinergia con lo Psicologo, ma soprattutto con lo Psicoterapeuta, al fine di ottenere un risultato migliore di quello che si otterrebbe attraverso l’utilizzo esclusivo di uno dei due approcci. In particolare, nei casi di psicopatologie gravi e di problematiche psichiatriche, lo Psichiatra interviene prescrivendo una appropriata cura farmacologica che permetta la stabilizzazione psichica del paziente facilitando, quindi, l’intervento dello Psicoterapeuta che, dunque, può intervenire con maggiore efficacia ed incisività nell’individuazione delle ragioni del disagio psichico e intraprendendo un appropriato percorso psicoterapico. È chiaro che in situazioni di questo tipo la collaborazione tra le due figure è fondamentale per monitorare l’evoluzione del percorso del paziente e, quindi, per valutare opportune variazioni sia per quanto riguarda la somministrazione dei farmaci (anche in collaborazione con l’Infermiere professionale) sia per quanto riguarda il percorso psicoterapeutico. Lo Psichiatra, inoltre, collabora, principalmente con funzione di coordinamento/supervisione, con altre figure quali l’Educatore Professionale, l’Assistente sociale, lo Psicoterapeuta, ecc. (in base all’ambito di attività in cui opera la cooperativa) allo sviluppo degli specifici progetti individualizzati e interviene, con precise responsabilità, nell’attuazione degli stessi.
Lo Psichiatra può anche essere abilitato, previa richiesta formale, all’esercizio della psicoterapia.
In particolare lo Psichiatra:
• effettua i primi colloqui di valutazione diagnostica all’entrata di ogni utente in struttura;
• conduce colloqui individuali con gli utenti a valenza diagnostica e di valutazione in particolare per quanto riguarda la terapia farmacologica;
• redige i verbali relativi ai colloqui individuali sostenuti;
• valuta, per ogni utente, l’opportunità di somministrare una terapia farmacologica e di apportare eventuali sue variazioni, proponendole al Medico del Servizio pubblico referente;
• si tiene costantemente in contatto con il Referente del Servizio pubblico dal punto di vista medico;
• coordina e supervisiona lo sviluppo dei progetti individualizzati;
• aggiorna, per la parte di sua competenza (aspetti psichiatrici), le cartelle degli utenti;
• produce la reportistica relativa all’avanzamento dei progetti individualizzati;
• partecipa agli incontri con i famigliari e con le istituzioni per le comunicazioni di carattere medico;
• partecipa alle riunioni d’equipe (sia interne alla struttura in cui opera sia dei Servizi invianti);
• propone eventuali ricoveri ospedalieri di pazienti.

Formazione

Per ricoprire la figura dello Psichiatra è necessario possedere una laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, aver superato l’Esame di Stato che consente l’iscrizione all’Ordine degli Medici e, quindi, aver acquisito un’ulteriore formazione specialistica in Psichiatria. La specializzazione in Psichiatria dura almeno quattro anni e viene conseguita tramite corsi Universitari o privati riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, università e Ricerca (MIUR). Come indicato in precedenza, lo Psichiatra può anche essere abilitato, previa richiesta formale, all’esercizio della psicoterapia, per cui, all’interno della categoria degli psicoterapeuti esistono psichiatri con questo titolo. È, comunque, molto importante che tale figura si tenga costantemente aggiornata frequentando specifici corsi e seminari.

Competenze tecniche

Le principali competenze tecnico-specialistiche richieste sono:
• conoscenze di medicina generale;
• conoscenze di farmacologia;
• conoscenza delle varie classi di farmaci e psicofarmaci;
• conoscenze delle principali psicopatologie e degli interventi farmacologici e terapeutici riabilitativi;
• conoscenza dei fondamenti neurobiologici dell’attività mentale;
• conoscenza delle principali tipologie di utenti e delle problematiche connesse;
• conoscenza dei principi generali della psicologia;
• conoscenza delle metodologie di valutazione di interventi in area socio-sanitaria;
• conoscenza in materia di gestione, ideazione e sviluppo di progetti individualizzati specifici dell’ambito in cui opera la cooperativa sociale;
• conoscenza della rete territoriale dei servizi sociali e socio-sanitari, oltreché delle normative per il funzionamento delle stesse;
• conoscenza delle norme sulla tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e sulla tutela della privacy.

Competenze digitali e linguistiche

Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico, oltreché la conoscenza della lingua inglese, non tanto per lo svolgimento delle attività quotidiane, quanto per il suo aggiornamento che, spesso, si basa su corsi, seminari e letture in lingua inglese.

Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità

Al di là delle competenze tecnico-specialistiche per tale figura è fondamentale l’attitudine:
• a redigere progetti, rapporti e relazioni;
• alla gestione delle relazioni;
• all’ascolto, all’osservazione e alla comunicazione;
• alla negoziazione;
• al lavoro di gruppo e alla cooperazione;
• ad organizzare il proprio lavoro.
Deve, infine, essere una persona mentalmente flessibile, paziente, in grado di autocontrollarsi e in grado di gestire situazioni complesse (d’urgenza, di conflitto, di aggressività, ecc.) e, in alcuni casi, stressanti.

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 22/2015 “Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete”