Dove e come lavora
Il Progettista si inserisce nell’Area Commerciale e, in particolare, nell’Ufficio Progettazione o Centro Studi in cooperative sociali (di tipo A) di qualsiasi dimensione che forniscono servizi socio-educativi, socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti a persone di diverse età, sia in situazioni di disagio o a rischio di emarginazione sociale, sia in situazione di “normalità” nelle quali strutture opera, sotto la direzione del Responsabile Commerciale e/o del Responsabile della Progettazione o del Centro Studi. Nelle cooperative in cui non è presente la figura del Progettista (e/o del Fund Raiser) le attività svolte da tale figura possono essere effettuate dal Responsabile di Area o dal Coordinatore di Servizio.
Cosa fa
Il Progettista si occupa dell’ideazione, della progettazione e della gestione (copertura finanziaria) di tutti i progetti, le attività e le iniziative promosse dalla cooperativa verso l’esterno, quali: progetti di promozione del benessere e prevenzione del disagio, corsi di formazione, attività di orientamento e inserimento lavorativo, corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale, servizi di consulenza, interventi di cooperazione internazionale. Nello specifico, si occupa della ricerca di bandi a livello territoriale, nazionale ed europeo e della loro gestione e realizzazione sia per quanto riguarda gli aspetti amministrativi (in collaborazione con il Responsabile Amministrativo e tutte le altre figure amministrative e gestionali) sia per quanto riguarda la progettazione delle attività (in collaborazione con il Responsabile, il Coordinatore e tutte le altre figure operative). Il Progettista si occupa, quindi, del monitoraggio di tutte le richieste, le offerte, le opportunità presenti sul territorio e della gestione della rete di contatti che permette di instaurare un continuo interscambio tra la Cooperativa ed il territorio, oltreché di formulare progettualità adeguate sulla base delle risorse disponibili.
Il Progettista si può anche occupare della ricerca e raccolta di fondi (spesso donazioni) ottenuti senza dare qualcosa in cambio (servizi o prodotti) ma solamente perché il donatore crede in una giusta causa. Tale attività, unitamente alla ricerca di bandi e di ogni altra forma di finanziamento, è propria del Fund Raiser che, tuttavia, risulta piuttosto difficile trovare all’interno di una cooperativa sociale che, soprattutto se di dimensioni contenute, difficilmente dispone delle risorse per poter assumere una figura che ricopra esclusivamente queste mansioni.
Data la natura delle attività svolte dal Progettista, tale figura opera a stretto contatto con tutte le figure professionali impiegate nella cooperativa.
In particolare, il Progettista:
• raccoglie ed elabora idee progettuali;
• svolge attività di studio e ricerca relative allo sviluppo di nuovi interventi ed iniziative;
• analizza il trend del “mercato” per proporre la progettazione di servizi innovativi;
• acquisisce e consolida le conoscenze di contesti/domande/bisogni del territorio;
• ricerca e propone fonti di finanziamento di progetti;
• effettua analisi e studi di fattibilità;
• cura la stesura scritta del progetto tecnico, elaborando obbiettivi attesi, azioni e compiti funzionali al perseguimento degli stessi, definendo e quantificando le risorse necessarie;
• gestisce il materiale documentale burocratico dei progetti;
• stende il piano finanziario dei progetti;
• ricerca e individua bandi e avvisi di gare d’appalto;
• predispone i documenti necessari alla partecipazione alle gare d’appalto e all’affidamento di servizi da committenti pubblici e privati;
• predispone la documentazione rendicontale relativa ai bandi e alle gare d’appalto;
• elabora strategie di fund raising.
Formazione
Questa figura è solitamente ricoperta da un laureato in Economia o in Scienze Politiche, preferibilmente, che abbia successivamente seguito un master o un corso post laurea in economia e amministrazione d’impresa con indirizzo no-profit. Tale figura può comunque essere ricoperta anche da laureati in Psicologia o in lauree umanistiche che abbia maturato un’adeguata esperienza nel settore no-profit.
Competenze tecniche
Le principali competenze tecnico-specialistiche richieste sono:
• conoscenze in materia di progettazione;
• conoscenza approfondita della cooperativa in cui lavora;
• conoscenza approfondite delle organizzazioni no-profit e delle regole amministrative che le caratterizzano, fra cui il bilancio sociale;
• conoscenza della rete territoriale dei servizi sociali e socio-sanitari, oltreché delle normative per il funzionamento delle stesse;
• conoscenze di economia e diritto;
• conoscenze in materia di fund raising (forme di finanziamento e canali per ottenerli);
• conoscenze in materia di ricerca, gestione, progettazione e realizzazione di bandi (nazionali ed europei);
• conoscenze di marketing e comunicazione;
• conoscenza delle principali tipologie di utenti e delle problematiche connesse;
• conoscenza dei principi generali della psicologia;
• conoscenza delle teorie e tecniche educative;
• conoscenze in materia di ideazione e sviluppo di progetti di promozione del benessere e prevenzione del disagio, corsi di formazione, attività di orientamento e inserimento lavorativo, corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale, servizi di consulenza, interventi di cooperazione internazionale specifici dell’ambito in cui opera la cooperativa sociale;
• conoscenza delle norme sulla tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e sulla tutela della privacy.
Competenze digitali e linguistiche
Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore esperto, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di internet e le più importanti tecniche di comunicazione, oltreché la conoscenza della lingua inglese, soprattutto per la gestione di Bandi Europei.
Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità
Al di là delle competenze tecnico-specialistiche sopra elencate per tale figura è fondamentale l’attitudine:
• a redigere progetti, rapporti e relazioni;
• alla gestione delle relazioni;
• alla negoziazione;
• al lavoro di gruppo e alla cooperazione.
Deve, infine, essere una persona precisa ma allo stesso tempo fantasiosa/creativa e mentalmente flessibile.
Per approfondire
Quaderno PHAROS n. 22/2015 “Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete”