Dove e come lavora
Il Notaio svolge la sua professione, generalmente come libero professionista, presso uno studio notarile singolo o associato.
Cosa fa
Il Notaio è un pubblico ufficiale delegato dallo Stato a svolgere pubbliche funzioni. È istituito per ricevere gli atti tra vivi (vendite, permute, divisioni, mutui, ecc.) e di ultima volontà (testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservarli e rilasciarne copie, certificati (riassunti) ed estratti (copie parziali). Inoltre, il Notaio può dare pareri (orali o scritti), soprattutto in materia di contratti, di successioni a causa di morte, di società, di imposte e tasse, anche indipendentemente dalla stipulazione di un atto notarile e può svolgere la funzione di arbitro per le liti che possono formare oggetto di compromesso (decidere, come un giudice privato, le liti per le quali le parti non si rivolgano all’autorità giudiziaria). In particolare, le attività svolte da questa figura sono quelle di: attribuire pubblica fede agli atti ricevuti, sottoscrivere e presentare ricorsi di volontaria giurisdizione, ricevere atti di notorietà, ricevere le dichiarazioni di accettazione di eredità col beneficio di inventario e di rinuncia all’eredità, compiere atti delegati dall’Autorità Giudiziaria, rilasciare i certificati di vita, ricevere in deposito documenti, firmare e vidimare i libri commerciali, ricevere atti e rilasciare copie ed estratti, consulenza.
Formazione
Il percorso per diventare Notaio si articola in tre fasi: il conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza, lo svolgimento della pratica in uno studio notarile per diciotto mesi (con la possibilità di anticipare sei mesi già nell’ultimo anno di università) e il superamento del concorso pubblico gestito dal Ministero della Giustizia.
Competenze tecniche
Il Notaio deve possedere ottime conoscenze del diritto civile, costituzionale, amministrativo e penale, del diritto commerciale e del lavoro, del diritto tributario, del diritto privato e del diritto processuale civile e penale. Deve, inoltre, sapere applicare le tecniche della ricerca giurisprudenziale e saper redigere atti giuridici di ogni tipo (testamenti, accordi commerciali, contratti, comunicazioni di tipo giuridico-legale, ecc.).
Competenze digitali e linguistiche
Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore esperto, oltreché la conoscenza della lingua inglese.
Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità
Il Notaio è una figura che deve possedere particolari caratteristiche di riservatezza, precisione e serietà. Deve, inoltre, possedere capacità organizzative, comunicative (sia per quanto riguarda la comunicazione scritta che orale), di negoziazione, di ascolto, di analisi e di sintesi.
Note
La pratica, a partire dal 2006, dura diciotto mesi con la possibilità di anticipare sei mesi già nell’ultimo anno di università e si svolge presso uno studio notarile al quale ci si può rivolgere direttamente oppure si può chiedere al Consiglio Notarile locale di designare il notaio presso il quale svolgere la pratica. Una volta individuato lo studio, è necessaria l’iscrizione nel registro dei praticanti tenuto dal Consiglio Notarile locale, presso il quale ogni bimestre il praticante dovrà presentare un certificato del notaio che ne attesti l’effettivo svolgimento. La pratica ha inizio dopo l’iscrizione nel registro dei praticanti. Per i funzionari dell’ordine giudiziario e per gli avvocati in esercizio da almeno un anno è prevista la pratica abbreviata per un periodo continuativo di otto mesi. La pratica va in ogni caso completata entro trenta mesi dall’iscrizione. Se il termine scade, il periodo di pratica effettuato prima della laurea non è conteggiato.
Il concorso pubblico per l’assegnazione di un numero programmato di sedi notarili viene bandito ogni anno dal Ministero della Giustizia. È previsto il limite di età di cinquanta anni e si può partecipare al concorso, consegnando tutti gli elaborati, solo per cinque volte (come modificato dal comma 496 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, in vigore dal 1° gennaio 2018). La prova si svolge a livello nazionale a Roma e si compone di due prove: un esame scritto e un esame orale, al quale possono accedere solo quei candidati che abbiano superato il primo. L’esame scritto si compone di tre prove teoriche-pratiche: un atto di ultima volontà (testamento), un atto tra vivi (diritto civile) e un atto tra vivi (diritto commerciale). L’esame orale verte in tre distinte prove sui seguenti gruppi di materie: diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l’ufficio di notaio; disposizioni sull’ordinamento del Notariato e degli archivi notarili e infine disposizioni concernenti le imposte indirette. Al termine del concorso il Ministero di Giustizia stila la graduatoria dei candidati vincitori.
Ai vincitori del concorso, il Ministero di Giustizia assegna, in base alla graduatoria raggiunta, la sede presso la quale il neo notaio è tenuto ad avviare entro tre mesi uno studio (nel quale saranno obbligatoriamente depositati e conservati gli atti, i registri e i repertori notarili). L’assegnazione della sede e la nomina avvengono mediante decreto del Direttore Generale della Giustizia Civile del Ministero e sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Al neo notaio sono forniti, dal Ministero di Giustizia, il sigillo e lo strumento per apporre la firma digitale. Per questo motivo il notaio deve depositare la propria firma autografa accompagnata dall’impronta del sigillo presso il Consiglio Notarile di appartenenza, che provvederà quindi a iscriverlo nel proprio ruolo. Infine sarà necessario aprire partita IVA.
Negli anni i distretti notarili locali hanno istituito delle scuole notarili per formare i giovani notai attraverso corsi tenuti da docenti universitari, notai e magistrati. L’obiettivo non è solo preparare al superamento del concorso pubblico, ma far acquisire una specifica sensibilità giuridica che deve caratterizzare il notaio nell’esercizio della sua funzione pubblica. Si tratta di istituzioni di lunga tradizione e di comprovata qualità, per questo riconosciute dal Consiglio Nazionale del Notariato.