https://osservatoriolavoro-unipd.it/figure-professionali/logopedista/ 02/06/2025 19:58

Dove e come lavora

Il Logopedista si inserisce nell’Area Operativa in cooperative sociali (di tipo A) di qualsiasi dimensione che forniscono servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti a minori e adolescenti con deficit verbali e ritardi nel linguaggio, ad adulti e anziani che hanno riportato alterazioni dopo malattie o incidenti e a disabili nelle quali strutture opera, sia come dipendente che come libero professionista, sotto la direzione del Responsabile di Area e/o del Coordinatore di Servizio.

Cosa fa

Il Logopedista si occupa della prevenzione, dell’educazione e della rieducazione/riabilitazione di tutte le malattie, i traumi e le problematiche che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi. Si occupa, quindi, di tutti i problemi legati alla comunicazione, alla deglutizione e, più in generale, a disturbi oro-facciali. Spesso, inoltre, il Logopedista è un buon supporto e sostegno in presenza del morbo di Alzheimer, di sclerosi o demenze ma anche di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati).
Collabora, quindi, con altre figure quali l’Educatore Professionale, lo Psicologo, lo Psicoterapeuta, ecc. (in base all’ambito di attività in cui opera la cooperativa) allo sviluppo degli specifici progetti individualizzati e interviene con precise responsabilità nell’attuazione degli stessi.
In particolare, il Logopedista:
• collabora allo sviluppo dei progetti individualizzati;
• effettua valutazioni e screening sugli utenti/pazienti;
• pratica attività terapeutiche per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali;
• propone l’adozione di ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia;
• verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale;
• produce la reportistica relativa all’avanzamento dei progetti individualizzati;
• aggiorna, per la parte di sua competenza, le cartelle degli utenti;
• partecipa agli incontri con i famigliari e con le istituzioni per le comunicazioni di carattere operativo;
• partecipa agli incontri di formazione e di supervisione periodica;
• partecipa alle riunioni d’equipe (sia interne alla struttura in cui opera sia dei Servizi invianti).

Formazione

Per ricoprire la figura del Logopedista è necessario possedere la laurea triennale in Logopedia (scuola di Medicina e Chirurgia). La professione non è regolamentata, cioè non richiede l’iscrizione ad alcun albo o ordine professionale. I laureati in Logopedia possono approfondire la propria formazione tramite un corso di laurea magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie. È, comunque, importante che tale figura si tenga costantemente aggiornata frequentando specifici corsi e seminari.

Competenze tecniche

Le principali competenze tecnico-specialistiche richieste sono:
• conoscenza delle principali tipologie di utenti e delle problematiche connesse;
• conoscenze di base di biologia, chimica, fisica, anatomia umana, farmacologia, e psicologia;
• conoscenze di base di audiologia, neurologia, odontoiatria ed otorinolaringoiatra;
• conoscenze specifiche delle patologie del linguaggio e della comunicazione;
• conoscenze approfondite degli organi sensoriali e della fonazione;
• conoscenze in materia di valutazioni logopediche;
• conoscenze dei principali trattamenti di riabilitazione di tipo logopedico;
• conoscenza in materia di ideazione e sviluppo di progetti individualizzati specifici dell’ambito in cui opera la cooperativa sociale;
• conoscenza della rete territoriale dei servizi sociali e socio-sanitari, oltreché delle normative per il funzionamento delle stesse;
• conoscenza delle norme sulla tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e sulla tutela della privacy.

Competenze digitali e linguistiche

Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico, oltreché la conoscenza della lingua inglese, non tanto per lo svolgimento delle attività quotidiane, quanto per il suo aggiornamento che, spesso, si basa su corsi, seminari e letture in lingua inglese.

Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità

Al di là delle competenze tecnico-specialistiche per tale figura è fondamentale l’attitudine:
• a redigere progetti, rapporti e relazioni;
• alla gestione delle relazioni;
• all’ascolto, all’osservazione e alla comunicazione;
• al lavoro di gruppo e alla cooperazione;
• ad organizzare il proprio lavoro.
Deve, infine, essere una persona mentalmente flessibile, paziente, sensibile, in grado di autocontrollarsi e in grado di gestire situazioni complesse (d’urgenza, di conflitto, di aggressività, ecc.).

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 22/2015 “Attività e professionalità nelle cooperative sociali venete”