Dove e come lavora
L’Informatore Scientifico del Farmaco o Informatore Scientifico o Informatore Medico Scientifico o Informatore Medico o, ancora, Rappresentante Farmaceutico si inserisce nell’Area Commerciale di aziende farmaceutiche di qualsiasi dimensione all’interno della quale opera sotto le direttive e la supervisione del Responsabile Commerciale.
Cosa fa
L’Informatore Scientifico del Farmaco si occupa di illustrare agli operatori sanitari (medici, medici veterinari, farmacisti), della zona di lavoro a lui assegnata, la composizione, la posologia, gli effetti indesiderati, i modi d’impiego, le indicazioni terapeutiche, ma anche i risultati degli studi clinici (concernenti l’efficacia, la tollerabilità e la tossicità immediata ed a distanza) dei farmaci (destinati ad uso sia umano che animale) commercializzati dall’azienda al fine di promuoverli e, quindi, assicurarne un impiego corretto. Si occupa, quindi, di raccogliere i feedback degli operatori sanitari su eventuali controindicazioni, interazioni e ogni altro effetto riscontrato nell’uso quotidiano dei prodotti da lui proposti e venduti. Nell’eventualità che vengano riscontrate delle problematiche l’Informatore Scientifico del Farmaco fornisce all’operatore sanitario un modulo, che quest’ultimo compila descrivendo nel dettaglio ciò che è successo con l’uso del farmaco, e, quindi, lo consegna al Responsabile della Farmacovigilanza per attivare le dovute procedure. L’Informatore Scientifico del Farmaco, inoltre, segue sul campo la distribuzione del farmaco, in particolare quando un nuovo prodotto viene lanciato sul mercato, e monitora l’uso e il posizionamento del prodotto a livello di mercato territoriale, collaborando alla definizione dei programmi per sviluppare le vendite nelle zone di sua competenza.
Formazione
Questa figura è solitamente ricoperta da un laureato in Medicina e Chirurgia, in Farmacia, in Medicina Veterinaria, in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, in Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche, in Scienze Biologiche, in Chimica con indirizzo organico o biologico, in Scienze della Natura o da un laureato (triennale) in Informatore Scientifico del Farmaco e in Biotecnologie (come indicato nel Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219, nel DM 3 agosto 2007 e nel DM 1 settembre 2009).
Competenze tecniche
L’Informatore Scientifico del Farmaco deve possedere un mix di conoscenze scientifiche e di abilità commerciali. In particolare, deve possedere ottime conoscenze di medicina, chimica e tecnologie farmaceutiche, veterinaria, scienze biologiche o farmacia, a seconda della tipologia di prodotti commercializzati dall’azienda, e, più in generale, deve conoscere perfettamente le caratteristiche di tali prodotti. Deve, inoltre, conoscere il mercato di riferimento, la concorrenza, il trend dei prodotti in commercio e le innovazioni in atto. Deve, quindi, possedere capacità di analisi e di sintesi sia nei contatti con gli operatori sanitari che nella presentazione dei feedback alla propria azienda. Deve, infine, conoscere le specifiche normative nazionali ed internazionali (se l’azienda lavora con l’estero) che definiscono gli standard tecnici, qualitativi e di sicurezza che i prodotti commercializzati dall’azienda devono rispettare e le normative in tema di farmacovigilanza.
Competenze digitali e linguistiche
Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico, oltreché la conoscenza della lingua inglese, soprattutto se l’azienda lavora con l’estero.
Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità
Completano e caratterizzano tale figura l’attitudine ad organizzare il proprio lavoro, alla relazione con operatori sanitari, oltreché a scrivere relazioni. Deve, inoltre, essere una persona flessibile mentalmente, disponibile a viaggiare e, se necessario, a lavorare fuori orario.
Per approfondire
Quaderno PHAROS n. 23/2016 “Attività e professionalità nel settore chimico veneto”