https://osservatoriolavoro-unipd.it/figure-professionali/guida-turistica/ 02/06/2025 23:20

Dove e come lavora

La Guida Turistica opera prevalentemente come libero professionista per agenzie di viaggi, alberghi ma anche nei musei, negli enti di promozione turistica, comuni, università, ecc.

Cosa fa

La Guida Turistica è colei che, per professione, accompagna singole persone o gruppi nelle visite a opere d’arte, musei, gallerie, scavi archeologici, illustrandone attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali.
Il suo lavoro si articola in tre fasi. A monte vi è l’acquisizione della commessa ovvero la richiesta di una visita attraverso il contatto con associazioni di guide, musei, alberghi piuttosto che singoli clienti o gruppi, anche incontrati in precedenti incontri. La seconda fase è quella organizzativa, che consiste nella definizione e organizzazione del programma di visita ovvero nello stabilire i luoghi da visitare, l’itinerario, i tempi, la lingua e le informazioni da trasmettere (spesso in collaborazione con il committente, perlomeno per quanto riguarda l’itinerario e la durata). La terza ed ultima fase è quella operativa, che va dall’accoglienza delle persone al loro accompagnamento nei luoghi di interesse durante la visita vera e propria, illustrando le caratteristiche storico-artistiche e fornendo informazioni sulle attività culturali, folcloristiche, gli spettacoli e le iniziative locali.

Formazione

Per l’esercizio di tale professione è necessario ottenere un’abilitazione, attraverso il superamento di un esame, il cui accesso richiede il possesso di una laurea triennale (e la conoscenza di almeno due lingue straniere). Nella maggior parte dei casi questa figura professionale è ricoperta da laureati in Storia dell’Arte, Storia, Archeologia, Lettere e, più in generale, in corsi di studio ad indirizzo storico/artistico o in discipline umanistiche.

Competenze tecniche

La Guida Turistica è esperta delle caratteristiche storico-artistiche e geografiche del territorio in cui opera; conosce le tradizioni, i costumi locali, la storia delle religioni e le tecniche di restauro, affresco, scultura, architettura, urbanistica. Deve conoscere e saper applicare le tecniche di comunicazione, conosce la legislazione turistica ed ha una preparazione specifica di itinerari turistici. Deve possedere, infine, elementi di medicina e primo soccorso.

Competenze digitali e linguistiche

Per tale figura è necessaria un’ottima conoscenza di almeno due lingue straniere (requisito base per poter accedere all’esame per ottenere l’abilitazione). Deve, inoltre, possedere competenze digitali da utilizzatore generico; tuttavia, può essere utile avere una buona conoscenza dei principali social network che possono venire usati come strumento di autopromozione.

Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità

Deve avere un’ottima capacità organizzativa e di gestione di un gruppo. Inoltre, deve avere una buona capacità espositiva ma anche di sintesi, quindi selezionare le informazioni da trasmettere. Deve poi saper adattare la spiegazione alle caratteristiche culturali del gruppo e saper mantenere viva l’attenzione. Deve, infine, essere gentile, paziente, cordiale e sapere far fronte agli imprevisti, avere spirito di adattamento e di iniziativa. Deve essere una persona curiosa, che voglia trovare percorsi alternativi, scoprire paesaggi e monumenti meno conosciuti pertanto sono richiesti studio e approfondimento continui.
La Guida Turistica deve essere disposta a lavorare su richiesta del cliente: non ha orari né periodi fissi, anche se solitamente il lavoro si articola nelle otto ore canoniche, lavora spesso nel fine settimana e deve avere pertanto flessibilità e adattabilità.

Note

La modalità di concorso per ottenere l’abilitazione alla professione di Guida Turistica consiste in tre prove d’esame (scritta, orale e tecnico-pratica) su argomenti riguardanti la legislazione e l’organizzazione turistica italiana, la storia dell’arte italiana e quella specifica dei siti oggetto di domanda, oltreché la conoscenza linguistica. Superato l’esame, si ottengono l’abilitazione e il patentino per l’esercizio della professione e ci si può inserire nell’apposito elenco.
Attualmente, il turismo è normato su base regionale ma per le professioni turistiche non esiste più il vincolo territoriale ed esse possono essere esercitate su base nazionale. Infatti, anche se gli esami vengono gestiti dalle regioni e gli argomenti riguardano le singole province, con la nuova normativa statale l’abilitazione ottenuta risulta valida a livello nazionale
La figura della guida turistica, così come concepita dalla L.R. 33/2002 (e in parte integrata dalla L.R. del 14 giugno 2013), è stata modificata a seguito della L. 97/2013, del D.M. del 11 dicembre 2015 e del D.M. del 7 aprile 2015 del MiBACT: come accennato, ad oggi l’abilitazione a guida turistica è valida su tutto il territorio nazionale e tale figura risulta “sdoppiata” tra guida turistica nazionale e guida turistica di siti specialistici. Inoltre, guide turistiche abilitate possono esercitare la propria professione in altri Stati membri dell’U.E. Tuttavia, alle nuove normative statali non sono seguiti provvedimenti di ridefinizione del profilo nazionale, oltreché dei requisiti e percorsi formativi.
In passato, tale figura professionale non richiedeva il titolo di studio universitario pertanto si possono trovare guide che esercitano la professione da diversi anni in possesso di diploma di studi superiori.

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 26/2019 “Attività e professionalità nel comparto turistico veneto”