Dove e come lavora
Il Bibliotecario si inserisce nell’Area Ricerca, Cura e Gestione delle Collezioni e, in particolare, nel Reparto Servizi di Documentazione di qualsiasi tipologia di museo. Opera sotto le direttive del Conservatore e a stretto contatto con il Catalogatore, l’Archivista e l’Inventariatore. Se non è presente, le sue mansioni possono essere svolte da questi ultimi o dal Conservatore: tali figure sono, infatti, fortemente connesse e le loro attività, in taluni casi, sovrapponibili.
Cosa fa
Il Bibliotecario è il responsabile della biblioteca del museo, laddove presente. Si occupa di reperire, organizzare, proteggere e valorizzare i beni librari, documentali o di altra natura (cartacei, multimediali, riproduzioni analogiche, digitali, …). Il Bibliotecario gestisce il sistema documentale della biblioteca, acquisendo e selezionando nuove risorse in base alle indicazioni ricevute e a un’analisi delle proposte presenti sul mercato, organizzandole al suo interno in maniera ordinata, catalogando e indicizzando il materiale secondo gli standard di riferimento, ottenendo come risultato finale un archivio fruibile al pubblico; verifica periodicamente lo stato di conservazione dei beni; è responsabile del servizio di consultazione e prestito del patrimonio librario. Può organizzare i servizi per particolari fasce di utenza, ad esempio bambini, adolescenti, non vedenti e soggetti non ancora fruitori della biblioteca, per favorire l’avvicinamento alla lettura. Il Bibliotecario compie poi attività di ricerca e, se previsti, collabora alla realizzazione di attività promozionali, eventi, attività didattiche o visite guidate rivolte a specifiche fasce di utenza. Può, inoltre, prestare assistenza per l’utilizzo di apparecchiature specifiche per la consultazione bibliografica e documentale, ad esempio per la visione di microfilm, dvd e delle postazioni internet all’interno delle biblioteche.
Formazione
Questa figura solitamente è ricoperta da laureati in Storia dell’Arte, Storia, Archeologia, Filosofia, Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo archivistico librario, Lettere con indirizzo biblioteconomico, Lingue e, più in generale, in corsi di studio ad indirizzo storico/artistico o in discipline umanistiche.
Competenze tecniche
Il Bibliotecario deve avere una buona conoscenza di archivistica, bibliografia, biblioteconomia, catalogazione, classificazione, indicizzazione di materiali specifici (librari, non librari, libri antichi, periodici, riviste, …). Deve conoscere tecniche per la gestione di archivi informatizzati e procedure di gestione degli ordini e del prestito bibliotecario. Deve avere poi elementi di storia delle biblioteche ed editoria, mercato editoriale, marketing e budgeting, oltreché conoscenza della normativa su biblioteche, archivi e centri di documentazione; deve conoscere tecniche di visual merchandising, marketing e di pianificazione di attività culturali.
Competenze digitali e linguistiche
Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico; è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese ed eventualmente di altre lingue straniere.
Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità
Completano e caratterizzano tale figura una buona attitudine ad organizzare il proprio lavoro, al lavoro di squadra, precisione e accuratezza, oltreché orientamento all’utente: deve avere buoni doti comunicative e relazionali per accoglierlo, capire le sue esigenze e orientarlo informandolo sui servizi offerti dalla biblioteca.
Per approfondire
Quaderno PHAROS n. 26/2019 “Attività e professionalità nel comparto turistico veneto”