https://osservatoriolavoro-unipd.it/figure-professionali/allestitore/ 02/06/2025 22:41

Dove e come lavora

L’Allestitore o Architetto si inserisce nell’Area Strutture e Sicurezza e, in particolare, nel Reparto Strutture e Impiantistica di qualsiasi tipologia di museo. Opera sotto le direttive del Responsabile dell’Area ed in sinergia con il Curatore di Mostre, il Conservatore, il Registrar ed il Responsabile della Sicurezza. Può lavorare sia come dipendente del museo sia come professionista esterno.

Cosa fa

L’Allestitore museale è colui che si occupa di ideare, progettare e gestire gli allestimenti permanenti e temporanei, oltreché gli apparati di comunicazione del museo. Definisce, quindi, sia dal punto di vista formale sia tecnico e tecnologico un percorso espositivo, predisponendo gli allestimenti, i dispositivi e le attrezzature per la comunicazione visiva e multimediale/interattiva, nel museo e nei laboratori. Laddove presenti, si occupa anche dell’allestimento dei bookshop, dei coffee corner, delle aree informative e, in generale, della gestione degli spazi del museo. L’Allestitore realizza l’allestimento scenografico delle mostre attraverso l’utilizzo di strutture progettate appositamente per la valorizzazione delle opere esposte all’interno degli spazi dedicati, che garantiscano non solo la loro sicurezza e tutela ma che siano anche di elevato impatto per i visitatori, impiegando anche materiali di qualità e tecnologie all’avanguardia. Inoltre, studia e progetta gli impianti interattivi multimediali che corredano le opere. Può, infine, collaborare con l’Area Amministrazione e Finanza per gestire il rapporto con i fornitori e contribuire alla predisposizione di gare per l’acquisizione di beni e servizi utili alle sue attività, facendo da tramite con la direzione del museo.

Formazione

Questa figura solitamente è ricoperta da laureati in Architettura o Design, più raramente da laureati in Storia dell’Arte, Storia, Beni Culturali e, più in generale, un titolo di studio in ambito storico/artistico o in discipline umanistiche purché abbiano conseguito una specializzazione post lauream in materia di progettazione ed allestimento museale. Generalmente il percorso formativo è di tipo interdisciplinare e comprende architettura, design e comunicazione.

Competenze tecniche

L’Allestitore deve avere una buona conoscenza di museologia, museografia, museotecnica, illuminotecnica, marketing e comunicazione. Deve poi conoscere l’arte o, in generale, la tipologia principale dei beni del museo, sia dal punto di vista storico/concettuale sia strutturale. Deve saper sviluppare una propria capacità di programmazione, progettazione e organizzazione (project management); deve poi sapersi formare un personale concetto di esposizione e deve possedere ottime capacità comunicative, per essere in grado di scegliere il miglior percorso espositivo e il più adatto criterio di allestimento, unendo istanze didattiche ed emozionali e valorizzando i beni culturali a disposizione. Deve cioè saper ideare un concept di evento espositivo e realizzarlo nella realtà, consapevole della sua creazione di valore e funzione sociale. Per far ciò deve conoscere le diverse tipologie di museo, gli spazi narrativi a disposizione, la mission ed i target di riferimento delle esposizioni oltreché i media ed i supporti che possono essere utilizzati nella comunicazione museale. Deve quindi conoscere i linguaggi più adatti ma anche le tecnologie e gli strumenti digitali, nel rispetto della sostenibilità degli ambienti e delle opere esposte. Deve possedere elementi di marketing culturale e di audience development, oltreché di normativa in materia di beni culturali. Deve avere capacità di progettazione (ad esempio in CAD) e simulazione in virtual 3D.

Competenze digitali e linguistiche

Per tale figura sono richieste competenze digitali avanzate: deve conoscere software di progettazione e modellazione, sia per gli aspetti tecnici sia per la creazione di un cronoprogramma di una mostra; è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese ed eventualmente di altre lingue straniere.

Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità

Completano e caratterizzano tale figura una buona attitudine al problem solving, ad organizzare il proprio lavoro ed al lavoro di squadra, per poter interagire con il Curatore di Mostre e gli altri soggetti che intervengono nell’allestimento. Deve essere preciso ma al contempo flessibile mentalmente ed avere una buona attitudine a relazionarsi con i fornitori. L’Allestitore deve essere una persona creativa, in grado di sviluppare nuove idee e approcci nei percorsi espositivi e, in generale, negli eventi culturali e saperli poi tradurre nella realtà; deve avere una buona autonomia e spirito d’iniziativa.

Note

Il ruolo dell’Allestitore è fondamentale in una mostra: la bellezza e la buona riuscita di un’esposizione, infatti, dipendono non solo dalle opere esposte ma anche dal contesto in cui sono inserite. Il museo è un luogo che deve suscitare emozioni, oltreché divulgare conoscenza, pertanto ogni aspetto dell’allestimento deve saper comunicare con il visitatore, producendo interesse, meraviglia e stimolando la fantasia e l’immaginazione, attraverso la trasmissione di informazioni di elevato livello culturale e scientifico. Tuttavia, l’Allestitore non è una figura tipica dell’ambito museale, ma può specializzarsi e ricavarsi uno spazio rilevante per operare all’interno di questo.

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 26/2019 “Attività e professionalità nel comparto turistico veneto”