https://osservatoriolavoro-unipd.it/figure-professionali/addetto-al-controllo-qualita/ 01/06/2025 06:47

Dove e come lavora

L’Addetto al Controllo Qualità o, genericamente, Tecnico di Laboratorio si inserisce nel Laboratorio e, in particolare, nel Laboratorio Controllo Qualità di aziende chimiche medio/grandi all’interno del quale opera sotto le direttive e la supervisione del Responsabile del Controllo Qualità.

Cosa fa

L’Addetto al Controllo Qualità effettua collaudi e controlli su campioni di materie prime, semilavorati e prodotti finiti per verificare che i prodotti commercializzati dall’azienda rispettino le caratteristiche tecniche richieste dal mercato e che non presentino anomalie che possano determinare uno scadimento qualitativo dei prodotti o la non conformità rispetto a quanto definito dalle specifiche normative del settore e dai manuali per la qualità dei prodotti e dei processi produttivi interni all’azienda. È, quindi, la figura professionale che prepara i campioni su cui effettuare le analisi e le verifiche, effettua controlli e test, utilizzando appropriati strumenti di misura, su materie prime, semilavorati e sul prodotto finito, verifica i fattori ed i processi che contribuiscono alla qualità finale del prodotto, verifica la documentazione che accompagna i prodotti e compila la documentazione relativa alle analisi condotte.
L’Addetto al Controllo Qualità si relaziona con l’Area Commerciale per la gestione di eventuali reclami da parte dei clienti, con l’Ufficio Acquisti per la gestione di eventuali problematiche legate alle materie prime e con l’Area Produzione e l’Ufficio Tecnico per il monitoraggio degli standard di qualità durante tutte le fasi del processo di produzione e per la gestione di eventuali problematiche.

Formazione

Questa figura è solitamente ricoperta da un diplomato presso un Istituto Tecnico o Professionale con indirizzo chimico o industriale, ma anche, soprattutto nelle realtà più strutturate, da un laureato in Chimica, in Chimica Industriale o da un laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF) o in Farmacia se opera presso aziende farmaceutiche.

Competenze tecniche

L’Addetto al Controllo Qualità deve possedere buone conoscenze di chimica e, in particolare, a seconda dell’ambito in cui opera l’azienda, di chimica analitica, chimica fisica, chimica organica e inorganica, chimica di sintesi e della formulazione applicate al settore a cui sono destinati i prodotti realizzati dell’azienda (agricoltura, edilizia, abbigliamento, farmaceutica, ecc.). Deve, inoltre, possedere ottime conoscenze delle teorie, dei metodi e delle tecniche di campionamento, di analisi e test di laboratorio e, chiaramente, deve sapere utilizzare gli strumenti/macchinari tipici dei laboratori di analisi, oltreché essere in grado di leggere, valutare e interpretare i risultati dell’attività di analisi e test. Deve, infine, conoscere le specifiche normative nazionali ed internazionali (se l’azienda lavora con l’estero) che definiscono gli standard tecnici, qualitativi e di sicurezza che i prodotti commercializzati dall’azienda devono rispettare, la normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, la normativa ambientale regionale, nazionale e comunitaria sulla gestione dei rifiuti e degli scarichi civili e produttivi, oltreché le procedure relative al controllo del sistema qualità interno all’azienda (se l’azienda è certificata).

Competenze digitali e linguistiche

Per tale figura sono richieste competenze digitali da utilizzatore generico, oltreché la conoscenza della lingua inglese, soprattutto se l’azienda lavora con l’estero e, comunque, avendo a che fare con documentazioni tecniche scritte e da scrivere in inglese.

Competenze trasversali, caratteristiche personali e disponibilità

Completano e caratterizzano tale figura l’attitudine ad organizzare il proprio lavoro, al problem solving, al lavoro di gruppo, oltreché a scrivere relazioni tecniche. Deve, infine, essere una persona molto precisa e con una mentalità analitica.

Note

Nelle aziende più strutturate è possibile trovare la figura dell’Addetto al Controllo Qualità distinta tra Junior e Senior le cui differenze sono legate principalmente all’esperienza maturata nella posizione e, in parte, al titolo di studio posseduto (diploma, laurea triennale o laurea magistrale). In questi casi spesso la distinzione è tra chi si occupa della preparazione dei campioni (che può prendere il nome specifico di Campionatore) e dello svolgimento di attività di routine e chi, invece, effettua le analisi strumentali. In alcune realtà tale distinzione è ancora più marcata, si parla infatti di Addetto, di Tecnico e, infine, di Specialista del Controllo Qualità. È inoltre importante specificare che nelle realtà più strutturate e in quelle che realizzano più tipologie di prodotti il Laboratorio Controllo Qualità può a sua volta strutturarsi in base alle diverse tipologie di prodotti realizzati dall’azienda piuttosto che in base alle diverse tipologie di test ed analisi che si possono effettuare, di conseguenza, gli Addetti al Controllo Qualità che vi operano avranno mansioni e competenze specifiche.

Per approfondire

Quaderno PHAROS n. 23/2016 “Attività e professionalità nel settore chimico veneto”